28 dicembre 1788
Un freddo siberiano ha fatto gelare completamente la laguna di Venezia. Il memorabile avvenimento è vivacemente rappresentato in un dipinto (al Museo di Cà Rezzonico a Venezia) infiorettato di spassose scenette: popolani in carriola e in slitta; persone che scivolano, e via dicendo. A distanza di circa due secoli il ghiaccio in laguna è ancora ricordato nei versi d’una canzonetta, più che famosa nell’Ottocento:
Ne contava i nostri veci
che ne l’ano otantaoto
se podeva insin de troto
sora el giazzo cavalcar.
Vegna pur quel che Dio manda
la pazienza porteremo,
basta almanco che cantemo
per podersela passar.
Che bell’afar
sora l’aqua caminar !
Marangoni G., op. cit. pag. 249
LEGGI SU SERENISSIMA.NEWS Video-auguri di Natale dal Brasile: la bimba parla il veneto meglio di noi…
LEGGI SU SERENISSIMA.NEWS Autonomie regionali, il governo ferma tutto: stralciato il ddl Boccia