Il 28 marzo 1542 Lorenzo Lotto consegna ai frati della Basilica di san Giovanni e Paolo (San Zanipolo) a Venezia il capolavoro “L’elemosina di Sant’Antonino”, superba opera in cui si avverte un sensibile anticipo della pittura moderna.
Il pio pittore rinuncia a gran parte del compenso pattuito lasciandolo ai frati domenicani perché, alla sua morte, provvedano ai funerali e a dargli cristiana sepoltura, in abito da frate, nel loro convento.
Purtroppo gli ultimi anni del grande pittore furono, invece, piuttosto travagliati; solo e in povertà si ritira a Loreto, dove diventa monaco laico presso la Santa Casa e non si conosce neanche la data precisa del decesso che gli studiosi calcolano fra il settembre 1556 e il luglio 1557; il pittore, attivo anche a Bergamo e provincia e in tutte le Marche, era nato a Venezia nel 1480.
Ettore Beggiato
i due dipinti di Lorenzo Lotto sono tratti entrambi da wikipedia; il secondo è un autoritratto e si trova al Museo Thyssen-Bornemisza a Madrid