Grande Guerra: un’immane tragedia, un evento epocale che ha segnato l’intero Novecento, ma anche un mito, sul quale la propaganda sabauda ha legittimato la conquista dell’Italia e fondato, sul sangue di seicentomila morti, l’unità politica del Regno.
Il convegno a Vittorio Veneto venerdì 28
Più di cent’anni dopo, un convegno organizzato da Raixe Venete, che si svolgerà venerdì 28 aprile alle 19.30 presso la storica sede del bellissimo Museo della Battaglia, a Ceneda, in Vittorio Veneto, si propone di investigare sul mito della Grande Guerra, che fu definita dal Papa di allora, Benedetto XV, una “inutile strage“, il “suicidio dell’Europa civile”.
In onore a tutti i Caduti
Scavare sotto il mito della Grande Guerra, metterne in luce le contraddizioni, svelare le barbarie e gli errori commessi dal regime di allora e dai comandanti militari, è oggi il modo più autentico di onorare tutti i Caduti, sia quelli che consapevolmente si sacrificarono per una causa nella quale credevano, sia i tantissimi che non ebbero altra scelta che combattere e morire, sia quanti ad alcuni ordini particolarmente efferati rifiutarono obbedienza sapendo di andare incontro alla pena capitale.
A difesa della libertà di opinione
Nella difesa della libertà di opinione, il convegno di Vittorio Veneto si considera solidale con il segretario di Indipendenza Veneta, Michele Favero, assolto in sede penale ma condannato in sede civile a pagare un risarcimento al nipote del generale Luigi Cadorna, il discusso comandante in capo dell’esercito italiano nella Grande Guerra fino a Caporetto, per aver espresso giudizi storici sul generale ed auspicato – sulla scia dell’appello del grande scrittore Ferdinando Camon – che le vie e le piazze che ancora onorano Cadorna vengano dedicate ad altre e migliori figure storiche.