Arriva in Parlamento, per iniziativa del deputato vicentino Erik Pretto e di altri tre deputati veneti della Lega, la veneziana Giorgia Andreuzza, e i trevigiani Ingrid Bisa e Dimitri Coin, la vicenda del grande Leone di San Marco sulla facciata della Basilica veneziana della Salute, riproposta da Ettore Beggiato su Serenissima News (CLICCA QUI per leggere l’articolo di Beggiato).
La Basilica “orfana”del suo Leone
La facciata seicentesca della Basilica della Salute, a Venezia, è “orfana” del grande Leone di San Marco che adornava la lunetta sopra il portone principale, e che era segno essenziale del carattere statale della chiesa, eretta per voto solenne del Doge e del Senato Veneto.
Il Leone fu distrutto durante le devastazioni di Napoleone: sul portale se ne vede ancora chiaramente l’ombra, e vogliamo sperare che i restauri in corso sulla facciata della Basilica abbiano cura di non cancellarla.
L’interrogazione dei deputati veneti Lega
Quel Leone, comunque testimoniato nei particolari da molti disegni e quadri d’epoca, deve essere restituito alla Basilica, come i veneziani chiedono fin dal 1951. Ad affermarlo è un’interrogazione parlamentare firmata da quattro deputati leghisti veneti: Erik Pretto, Giorgia Andreuzza, Ingrid Bisa e Dimitri Coin.
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La Salute, una delle feste più sentite
La Basilica di Santa Maria della Salute– ricorda l’interrogazione parlamentare di Erik Pretto, Giorgia Andreuzza, Ingrid Bisa e Dimitri Coin – è sicuramente una delle chiese più amate dai veneziani; benedetta dal Patriarca Alvise Sagredo il 9 novembre 1687, opera di Baldassarre Longhena, questa chiesa barocca fu eretta dalla Serenissima Repubblica di Venezia come ex voto per la liberazione dalla peste che flagellò la città attorno al 1630.
«Ogni anno il 21 novembre – continua l’interrogazione parlamentare – una moltitudine di fedeli attraversa il ponte di barche appositamente costruito sul Canal Grande, recandosi a pregare e a chiedere la protezione della Madonna, a testimonianza di quanto questa sia una delle feste più sentite dalla città a distanza di quasi quattro secoli».
L’alone del Leone sul portale
«Sopra il grandioso arco di ingresso della suddetta Basilica – è sempre il testo dell’interrogazione -, nella lunetta del portale, si può tuttora notare l’alone del Leone di San Marco distrutto come tanti altri dai francesi nel 1797, per ordine di Napoleone Bonaparte in seguito alla caduta della Serenissima; la presenza del grande Leone è figurativamente documentata per la prima volta nell’Isolario del Coronelli (1696) ed è rappresentata in vedute di Antonio Canal, Michele Marieschi e Francesco Guardi. La riproduzione più fedele sembra quella del Canaletto nella “Festa della Salute” incisa da Giambattista Brustolon, similmente alle altre Solennità Dogali».
Laura Biagiotti donò 100.000 dollari
«L’enfatizzata presenza dell’imponente Leone – continua Pretto – va storicamente inquadrata nel carattere statale della chiesa, similmente a quella del Redentore; nel 1951 si progettò di sostituire l’esemplare perduto con uno di bronzo, ma l’ipotesi non ebbe seguito e nel 1992 toccò quindi alla prestigiosa stilista Laura Biagiotti tentare di riportare il Leone sulla Basilica, offrendo la cifra di 100.000 dollari finalizzata alla promozione del profumo “Venezia”, tuttavia riscontrando l’incredibile diniego a procedere da parte della competente Soprintendenza».
La tavola rotonda all’Ateneo Veneto
«Nel 1996, infine – ricorda l’interrogazione – un comitato spontaneo di cittadini, fondato da Lorenzo Cesco e Giuseppe Baldan, rilanciò l’idea organizzando anche una tavola rotonda all’Ateneo Veneto coordinata da Mario De Biasi e con la partecipazione di illustri esperti, tuttavia senza l’ottenimento di risultati concreti».
Ricollocare il Leone sulla Basilica
«La ricollocazione del Leone marciano sulla facciata della Basilica di Santa Maria della Salute di Venezia– afferma l’interrogazione parlamentare – sarebbe per tutti i veneziani motivo di grande gioia ed orgoglio in quanto evidente simbolodella loro appartenenza alla città e, inconfutabilmente, riporterebbe l’opera architettonica al suo splendore originario».
I deputati veneti della Lega concludono chiedendo al ministro della Cultura di«intraprendere iniziative per dar seguito ai progetti susseguitesi dal 1951 ad oggi, finalizzati alla ricollocazione di un Leone marciano sulla facciata della Basilica di Santa Maria della Salute, realizzato sulla base dei numerosi disegni e quadri della fine del Seicento e del Settecento che lo raffigurano».