Conosco l’on. Erik Pretto da almeno una decina d’anni, da quando scrisse nella nostra lingua veneta “La storia de Joanin senza paura: memorie de un alpin de la seconda guera mondiale” nella quale raccontava le vicende del nonno Joanin.
Da allora el bocia de Joanin ne ha fatta di strada, prima segretario provinciale di Vicenza della Lega, poi, dal 2018, deputato; l’ho ritrovato in più occasioni pubbliche e l’ho sempre trovato preparato, sul pezzo e soprattutto, alla mano … e non è scontato, non è da tutti …
L’interrogazione di Erik Pretto al ministro
Qualche mese fa, per la precisione il 6 ottobre 2020, l’on. Pretto, ha presentato come primo firmatario una interrogazione a risposta in commissione rivolta al Ministro della difesa incentrata sulla battaglia di Lissa (20 luglio 1866) e in particolare sul monumento della stessa, opera dello scultore triestino Leone Battinelli, che dalla fine della prima guerra mondiale è stato portato in Italia, nell’Accademia navale di Livorno.
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L’on. Pretto ricordava nella sua interrogazione come nella battaglia di Lissa “gran parte della flotta e dell’organico della Marina da guerra dell’Impero austriaco era stata acquisita con l’assorbimento dell’antica Marina veneta, cosicché la stragrande maggioranza dei marinai e degli ufficiali asburgici presenti a Lissa proveniva dai territori già appartenuti alla Serenissima Repubblica di Venezia” e nel successivo comunicato stampa come “diversi storici condividono l’idea per cui la battaglia di Lissa possa considerarsi effettivamente l’ultima vittoria navale della Serenissima.”
Effettivamente l’emozione che ancor oggi la battaglia di Lissa suscita in tantissimi veneti è qualcosa di indescrivibile, con molteplici iniziative che ricordano e festeggiano l’anniversario.
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L’interrogazione si concludeva auspicando lo spostamento del monumento “in un’altra sede più idonea dal punto storico e militare, come ad esempio, il Collegio navale militare “Francesco Morosini” o l’Arsenale di Venezia”.
L’incredibile risposta del Ministro della Difesa
La risposta scritta del Ministro della Difesa è stata pubblicata nel bollettino datato 26 novembre 2020 ed è, naturalmente, sconfortante …
Si sostiene che il monumento è “nell’Accademia Navale di Livorno da oramai un secolo e, pertanto, esso può a buon diritto considerarsi parte integrante dell’istituto e del suo patrimonio storico”.
Inoltre, per i papaveri del Ministero, “la collocazione del “Leone di Lissa” a Livorno trova un’ulteriore motivazione alla luce del fatto che la Marina Militare, durante il conflitto, oltre che nell’Adriatico operò lungo le coste del mar Ligure e del Tirreno, per proteggere i mercantili dagli attacchi avversari e per garantire l’arrivo dei materiali necessari allo sforzo bellico nei porti di destinazione italiani, tra i quali Livorno stesso”. Livorno bonigolo (ombelico) del mondo, praticamente …
L’altro monumento rubato dall’Italia a Pola e all’Istria
Non contenti, dal ministero scrivono anche che a Venezia, “in prossimità della Riva dei Giardini, è collocata dal 1929 la “Colonna rostrata della Vittoria”, eretta nel porto di Pola nel 1867 in ricordo dello scontro di Lissa” … pezo el tacon del sbrego … è un monumento che fu portato via dall’Italia, per una volta, “vincitrice” e il cui furto fu vissuto come un vero e proprio oltraggio dalla città di Pola e che, se a Roma ci fosse un minimo di dignità, andrebbe immediatamente restituito a Pola e all’Istria.
L’iniziativa dell’on. Pretto ha anche il merito di farmi tornare più giovane, ricordando quando, nell’ormai lontano luglio del 1999 presentai una interpellanza in Regione al fine di sollevare la questione… la cosa ebbe una certa eco nella stampa e “la Nazione” edizione di Livorno dedicò un paio di articoli a tutta pagina (21 e 23 luglio 1999) interpellando il contrammiraglio Giuseppe Lertora comandante dell’Accademia … sentite la risposta del contrammiraglio: “E’ una richiesta singolare e la motivazione addotta non mi sembra corretta. Volendo entrare –ma non voglio farlo per i motivi che fra poco spiegherò- nello specifico della richiesta non vedo quale diversità vi possa essere se il leone è conservato a Livorno e non a Venezia. Sempre Italia è, se non vado errato”.
Capito ? Sempre Italia è …
Ettore Beggiato