5 marzo 1953, muore Iosif Stalin. Nato a Gori in Georgia il 18 dicembre 1878 è stato il feroce segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 3 aprile 1922 al 5 marzo 1953.
Dai suoi innumerevoli crimini in nome della “dittatura del proletariato”, come da quelli dei comunisti del Maresciallo Tito compiuti anche contro centinaia di migliaia di istroveneti, la Repubblica Italiana e in particolare la sinistra italiana, hanno preso soltanto recentemente, e neppure del tutto, le distanze. L’Unità, organo del Partito Comunista Italiano, dando notizia della morte di Stalin proclamò “Gloria eterna all’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e il progresso dell’umanità”.
L’incredibile commemorazione al Senato
Riportiamo, a titolo di esempio di quel clima, un passo del discorso di commemorazione che l’allora Senatore della Repubblica, Sandro Pertini, pronunciò nell’aula di palazzo Madama il 6 marzo 1953, il giorno successivo alla scomparsa del feroce dittatore comunista. Un discorso che oggi pare davvero incredibile, e che arrivò perfino a lodare Stalin per aver portato “il lavoratore sovietico, liberato da ogni catena, ad un alto livello di vita e di dignità umana”.
“Signor Presidente, onorevoli colleghi! – così parlò Pertini commemorando Stalin – il dolore e l’angoscia che sono in noi impediscono ogni frase retorica ed ogni accento polemico. Dinanzi a questa morte non si può rimanere che stupiti e costernati. Stupiti, per la grandezza che questa figura assume nella morte. La morte la pone nella sua
giusta luce; sicché uomini di ogni credo politico, amici ed avversari, debbono oggi riconoscere l’immensa statura di Giuseppe Stalin. Egli è un gigante della storia e la sua memoria non conoscerà tramonto”.
LA STORIA INATTESA Stalin a Venezia, lo chiamavano Bepi: fu campanaro agli Armeni
La Giornata della Memoria per le sue vittime
Ricordiamo che, su proposta di Vaclav Havel, nel 2008 il Parlamento Europeo ha istituito la “Giornata della memoria per le vittime dello stalinismo, del nazismo, e di tutti i regimi totalitari e autoritari“. La Giornata si celebra il 23 agosto – in Italia per la verità senza particolare enfasi – e in molti Paesi è nota come “Giornata del nastro nero”.