12 Dicembre 2024
No menu items!
HomeMondo Veneto“Patriziato veneto e governo del territorio padovano tra Cinque e Seicento”, l'Immobiliare...

“Patriziato veneto e governo del territorio padovano tra Cinque e Seicento”, l’Immobiliare Marco Polo premia una pagina di storia veneta

Illustrati al Castello di Monselice gli esiti dello studio condotto da Andrea Savio, vincitore della borsa di ricerca Aldo Businaro istituita nel 2019 dalla Immobiliare Marco Polo con “Patriziato veneto e governo del territorio padovano tra Cinque e Seicento”. 

La ricerca del dottor Savio nella prima parte analizza la storiografia di Padova (tra mito e anti-mito veneziano) e del suo territorio tra Cinque e Seicento.

Nella seconda parte approfondisce la realtà di Piazzola sul Brenta, sottoposta alla podesteria di Cittadella, conducendo una ricerca prosopografica grazie all’Archivio della famiglia Contarini, conservato presso l’omonima villa sita in questa località, e mettendo in luce nuovi documenti e valorizzandone altri.

Marco Contarini, “industriale” quasi visionario

Ci si è concentrati sulle attività culturali e proto-imprenditoriali di Marco Contarini (1632-1689) nella seconda metà del Seicento, che diede avvio ad un piano di investimento “industriale” di enorme portata, quasi visionario nelle modalità, seppur dall’esito non sempre fortunato.

LEGGI ANCHE San Marco, il Leone e l’Evangelista, di Aldo Rozzi Marin

LEGGI ANCHE Veneti di Maremma, la migrazione di Alberese

Sfruttando la notevole risorsa idrica disponibile in loco, Contarini fece lavorare il ferro, stampare libri, segare il legname, costruire macchine idrauliche per la pilatura del riso, ma soprattutto investì nelle manifatture della lana e della seta, destinando le sue produzioni ai mercati levantini e a quelli del Nord Europa.

Monselice, le bonfiche e la famiglia Duodo

Nella terza parte lo studio bibliografico ha riguardato Monselice: l’attenzione è stata rivolta al tema delle bonifiche, alla presenza delle proprietà e delle ville veneziane nel territorio e in particolare al ruolo economico e culturale avuto dalla famiglia Duodo.

La borsa di ricerca è dedicata alla memoria di Aldo Businaro, instancabile promotore dei valori culturali custoditi a Monselice e uno dei protagonisti della vita e della storia della città. L’amore per il bello, per l’arte e l’architettura hanno alimentato i suoi rapporti con grandi artisti e illustri letterati. È noto il suo sodalizio con l’architetto Carlo Scarpa di cui fu amico, confidente e ispiratore.

Aldo Rozzi Marin e l’Immobiliare Marco Polo

Nel corso della conferenza stampa, moderata da Aldo Rozzi Marin, Amministratore unico della società Immobiliare Marco Polo, alla quale sono intervenuti Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Luciano Sandonà, Presidente della Prima Commissione del Consiglio regionale del Veneto, Giorgia Bedin, Sindaco della Città di Monselice, Andrea Savio, vincitore della borsa di ricerca, Guido Beltramini, Direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, e Edoardo Demo, Professore dell’Università degli Studi di Verona e curatore scientifico della borsa di ricerca.

Con iniziative come questa la società Immobiliare Marco Polo srl mira a promuovere i beni che le sono affidati in gestione, Villa Contarini di Piazzola sul Brenta e la Rocca di Monselice, consapevole che la valorizzazione è un processo dinamico, costituito da studio, catalogazione, formazione e azioni che mettano in risalto il valore del patrimonio culturale. Come affermato oggi da Aldo Rozzi Marin, quello che riusciamo a conoscere del nostro nobile passato ci aiuta a comprendere meglio il nostro territorio, la nostra storia e le straordinarie bellezze artistiche e architettoniche, rinnovando l’impegno civico e culturale per tramandare questi beni e i valori che esprimono.

Marco Dal Bon

Nella foto l’avv. Aldo Rozzi Marin, amministratore unico dell’Immobiliare San Marco con il Presidente Luca Zaia

- Advertisment -

I PIU' POPOLARI