Viviamo in una società che ha dimenticato il dovere di ricordare il proprio passato, che dimentica costantemente di onorare la memoria dei propri avi. Una mancanza questa che a lungo andare che ci porterà a commettere errori passati. A volte però si ha la fortuna d’incontrare persone che dedicano parte della loro vita a fare in modo che il passato non venga dimenticato e sia d’insegnamento per le future generazioni. Storie straordinarie di ragazzi comuni che nessuno mai ci racconterà. E’ il caso di Giulio Moscardi un polesano nella grande guerra.
La Cerimonia sul Col della Martina
Cominciamo dalla fine. Qualche settimana fa ho avuto l’onore e il piacere d’assistere alla cerimonia per gli onori ad una lapide alla memoria di Giulio Moscardi soldato polesano del 79° Regg. Fanteria, sul Monte Pertica – Col della Martina (Monte Grappa). Giulio Moscardi adriese insieme a Don Giulio Facibeni, (80° Regg. Fanteria), cappellano militare furono entrambi decorati con motivazioni diverse con la medaglia d’argento al valor militare proprio per le loro azioni sul Col della Martina nell’ottobre del 1918.
Al cospetto delle Amministrazioni locale ed Adriese, e alla presenza dei familiari è stata onorata la memoria non solo dei due Giulio ma di tutti quei giovani (di entrambi i fronti) che un secolo fa dovettero abbandonare le loro case e la loro spensieratezza di ragazzi per andare a combattere una guerra sulle nostre montagne che non era la loro. Con molta enfasi ed emotività Davide Pegoraro titolare del Rifugio Val Tosella (uno dei maggiori esperti degli eventi bellici che si svolsero sul Grappa) ha presenziato alla cerimonia raccontando gli avvenimenti come si svolsero e che si susseguirono in quei giorni.
Giulio Moscardi un ragazzo polesano nella grande guerra: chi era
Giulio Moscardi era un ragazzo di Adria di 19 anni che nella vita faceva il falegname, fu mandato al fronte e ne tornerà cambiato a tal punto che a 25 anni morirà a causa di questa inutile guerra. Verrà medagliato 2 volte nel corso del conflitto cosa assai rara per un soldato semplice. Proprio sul Monte Pertica, il 29 ottobre del 1918, Giulio, seppur ferito da una fucilata che gli sconquassa il polso destro compie un’azione che gli varrà la medaglia d’argento al valor militare. Medaglia che purtroppo non vedrà mai con i suoi occhi perché negli anni seguenti Giulio si ammalerà e morirà. La causa: tubercolosi contratta in servizio.
Il Libro e la dedica speciale.
Meritano un elogio tutte quelle persone che si impegnano quotidianamente a divulgare a ricordare il Passato qualunque esso sia perché ciò che siamo noi oggi lo dobbiamo a ciò che siamo stati. Un Pensiero particolare a Giulio Moscardi che raccontando la storia del suo pro zio ci offre un bagaglio di consapevolezza di quanto cruda potesse essere la guerra soprattutto per dei “bambini” di vent’anni. Qui sotto è possibile scaricare gratuitamente il Pdf del libro sulla Storia di Giulio. Concludo con le parole che lo Scrittore padovano Paolo Malaguti ha inviato personalmente a Giulio Moscardi dopo aver letto il libro: “..l’azione del “fare memoria”, in qualsiasi modo e con tutti gli strumenti, è da preservare e potenziare da parte di ognuno di noi.”
Per chi volesse cliccando qui sotto sulla scritta “Storia di Giulio” può gratuitamente scaricare il libro gratuitamente.
Fonte: “Storia di Giulio”