Tra il 26 e il 29 novembre 1812 si svolse sul fiume Beresina, affluente di destra del Dnepr, attualmente territorio della Bielorussia, una cruenta battaglia fra le truppe napoleoniche in ritirata e quelle russe, dall’esito controverso ma che divenne fin da subito il simbolo della disfatta dell’esercito napoleonico.
1812, Napoleone invade la Russia
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A partire da giugno del 1812 Napoleone invase la Russia con un esercito di oltre mezzo milione di uomini e solo il cinque per cento di questi tornò indietro (cfr. sito swissinfo.ch che è l’unità internazionale della Società Svizzera di radiotelevisione). Tra i caduti, migliaia e migliaia di Veneti.
Napoleone osannato nelle università venete
Moltissimi soldati veneti furono costretti a partecipare a tale folle iniziativa di Napoleone. Eppure quell’individuo ancor oggi continua ad essere osannato nelle università venete (domando scusa, nelle università italiane nel Veneto) e da parte di tanti storici e intellettuali veneti e italiani.
Sicuramente nella steppa russa morirono migliaia e migliaia di giovani veneti che erano stati reclutati a forza nelle terre venete occupate da Napoleone.
Ettore Beggiato