Un grande successo. Soprattutto, un successo veneto. Il musical dal vivo “Casanova e la studentessa, la vera storia di Venezia raccontata ai ragazzi d’oggi“, nato dalla collaborazione tra il musicista Federico Zecchin e Pieralvise Zorzi, scrittore e studioso di cose venete, in questi giorni sta girando teatri e sale del Veneto sotto la regia di Alberto Montagner di Raixe Venete, ed ha registrato un alto gradimento a Limena, dove ha debuttato, e poi a Selvazzano Dentro. Sabato 12 la rappresentazione tocca Cittadella.
L’appuntamento è sabato sera, 12 novembre, al Teatro Comunale di Cittadella, alle 20.45. Ingresso libero.
Le prossime date
Ecco le prossime date dell’opera “Casanova e la studentessa, la vera storia di Venezia raccontata ai ragazzi d’oggi”
– 19 novembre alle ore 21.00 presso la Sala Auditorium Ramin di Cadoneghe
– 20 novembre alle ore 17.30 all’Auditorium Santini a Noventa Padovana
– 26 novembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium Giovanni Paolo II di Piove di Sacco
– 27 novembre alle 17.30 presso la Sala Elena Lucrezia Cornaro Piscopia a Brugine
– 4 dicembre alle 17.30 presso l’Auditorium Comunale di Galzignano
ll grande vuoto della scuola italiana
Lo spettacolo – lo spiega bene Pieralvise Zorzi nella presentazione – nasce dal desiderio degli autori di colmare il grande vuoto che la scuola italiana lascia a proposito della storia della Serenissima.
I ragazzi di oggi, veneziani e veneti, non sanno niente della grandezza della loro storia. La scuola italiana la tratta di sfuggita, e solo negli episodi che si incastrano nel racconto delle vicende d’Italia. La Serenissima viene ridotta a una repubblichetta marinara, non c’è un percorso scolastico dedicato, che racconti agli studenti in modo organico la storia millenaria di una grande potenza europea, uno Stato che nel diritto, nel commercio, nella finanza, nella cultura e nelle arti, nel welfare, nel governo dell’ambiente e della salute pubblica, ha lasciato orme che sono paragonabili solo a quelle dell’Impero Romano.
La grandezza della storia di Venezia
Il merito dello spettacolo ideato, scritto e musicato da Zecchin e da Zorzi è proprio questo: da un’idea base semplicissima – l’incontro tra una ragazza d’oggi (interpretata da Sofia Garato) e il fantasma di Casanova (interpretato da Davide Bozzato) – nasce un dialogo che diverte e che racconta ai ragazzi in modo immediato ed emozionante, col linguaggio del teatro e della musica, la storia di Venezia, la grandezza della storia di Venezia.
Non è la prima volta che i Veneti “consapevoli” tentano di colmare quello scandaloso vuoto scolastico di storia veneta, rivolgendosi con linguaggio moderno a un pubblico giovane e curioso. Basti citare gli splendidi libri a fumetti sulla battaglia di Lepanto e su altri momenti solenni della storia veneta.
Teatro e musica dal vivo
Però a teatro è tutta un’altra cosa. La musica, dal vivo, è tutta un’altra cosa: in ritmi tra il jazz e il pop, Federico Zecchin e una band di musicisti di primo piano ci regalano brani meravigliosi, brani di storia veneta che cantano storie, uomini ed eroi veneziani. Brani bellissimi e veri, testi “consapevoli” che toccano insieme il cuore e la mente.
Veneti consapevoli
“Casanova e la studentessa, la vera storia di Venezia raccontata ai ragazzi d’oggi” è uno spettacolo che diffonde, a un pubblico lasciato dall’Italia volutamente orfano della propria grande storia, la consapevolezza della grandezza da cui veniamo, e ci fa uscir di teatro, come ha detto Pieralvise Zorzi, più orgogliosi e anche più felici.
Veneti consapevoli, non abitatori intercambiabili, senza lingua e senza un passato proprio, di un angolo d’Italia, non gente “calpesta e derisa” fino al Risorgimento, ma Nazione Veneta per undici secoli grande e gloriosa, dal mondo rispettata e amata, popolo veneto soggetto di diritti, allora come ora.