13 Aprile 2025
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Adria, 12 aprile 1805: un frammento di storia riaffiora dal sottosuolo

Il 12 aprile 1805, nella città di Adria, un evento di rilievo segnò la riscoperta di un pezzo significativo della sua storia. Durante la rimozione di un piedistallo in marmo, installato nel 1623 per sostenere prima lo stendardo della Serenissima Repubblica di Venezia e successivamente l’albero della libertà, fu rinvenuto un secondo piedistallo sottostante.

Questo secondo basamento, più antico, presentava da un lato l’arma della città e dall’altro un Leone Marciano andante a sinistra con libro aperto, accompagnato all’iscrizione sottostante “SE TR M VLIX”, interpretata come Sebastianus Trevisanus 1559. La presenza dell’iscrizione con lo stemma, e della datazione fa riferimento con ogni probabilità a un intervento del patrizio veneto Sebastianus Trevisanus, che nelle annate 1558 e 1559 fu Podestà della città ed  esponente di una delle famiglie più influenti della Serenissima.

Il Leone di San Marco: un simbolo che resiste

Il Leone scolpito richiama inequivocabilmente il Leone di San Marco, emblema della Veneta Repubblica, la cui autorità su Adria si estese per circa tre secoli. La sua raffigurazione su un manufatto pubblico non è soltanto un dettaglio artistico: è un segno potente dell’ Identità Veneta impressa nel tessuto urbano, memoria tangibile di un’epoca in cui la città era saldamente inserita nella sfera culturale e politica della Repubblica.

Particolare della Mappa settecentesca di Adria in cui si può notare Gonfalone Marciano sorretto dal piedistallo in questione. (foto web)
Particolare della Mappa settecentesca di Adria in cui si può notare Gonfalone Marciano sorretto dal piedistallo in questione. (foto web)

Simboli Identitari abbattuti da beceri ideali rivoluzionari

La scoperta avvenne in un periodo di grandi cambiamenti: dopo il tramonto della Repubblica di Venezia nel 1797 e sotto l’influenza napoleonica, molti simboli del passato veneziano furono rimossi o sostituiti per lasciare spazio ai nuovi ideali rivoluzionari. L’albero della libertà ne fu un esempio emblematico. Anche ad Adria, come in molte altre città Venete, questi simboli furono oggetto di forti controversie e trasformazioni.

Il Leone visibile oggi: una memoria viva

Oggi, è ancora possibile ammirare uno dei più antichi Leoni Marciani intatto del Polesine: si trova esposto nella rotonda di Piazzale Alberto Mario, ad Adria. Questa preziosa testimonianza scultorea, visibile a tutti, rappresenta un legame diretto con il passato veneziano della città e con la complessa stratificazione storica che la caratterizza. Questo San Marco è una vera e propria icona della storia di Adria, capace di raccontare secoli di dominazioni e cambiamenti.

Foto del Pidistallo in Piazzale Alberto mario ad Adria (foto G. Berton)
Foto del Pidistallo in Piazzale Alberto mario ad Adria (foto G. Berton)

La memoria di quell’aprile del 1805, dunque, non è soltanto racchiusa negli “Annali Adriesi” di G. Pastega, ma vive ancora nella pietra e nello spazio urbano, a ricordarci quanto il passato sia sempre presente. La città di Adria continua così a rivelare i segni tangibili della sua lunga e stratificata storia.

Marco Fornaro

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