Chi è Biagio Zulian? Pietro Micca, per esempio, lo conoscono tutti quelli che hanno studiato nelle scuole italiane. A Torino c’è persino un Museo per onorare il soldato piemontese del Settecento che fece saltare in aria se stesso e la galleria che difendeva dall’assalto francese.
Zulian, l’Italia gli ha rubato la fama e persino il nome
Biagio Zulian, invece, lo conoscono in pochi. I libri scolastici italiani non lo citano mai. Eppure, se è un eroe Pietro Micca, è un eroe anche il capitano Biagio Zulian, istriano di Capodistria: anche lui, pur di non arrendersi, si fece saltare in aria con il bastione che difendeva. E il suo eroismo è ben più significativo di quello di Pietro Micca, perché non si verificò in schermaglie locali dimenticate dalla Storia, ma nella guerra più importante di tutte, dalla quale dipese la stessa sopravvivenza dell’Europa cristiana: una lotta durata secoli, un infinito rosario di battaglie, l’epica resistenza veneziana all’espansionismo del potentissimo Impero Ottomano, senza la quale oggi l’Europa non sarebbe quella che è.
Perché dunque Biagio Zulian non viene ricordato come merita nei libri di scuola italiani? Perché non era di nazionalità italiana, ma veneziana: era un soldato della Serenissima, ed è solo per questo che l’Italia lo condanna all’oblio, rubandogli la fama a cui ha diritto. Perfino il suo nome, l’Italia gli ha rubato, italianizzandolo in Biagio Giuliani, com’è accaduto a tanti altri cognomi in Istria e Dalmazia.
Il progetto di riscoperta
Grazie alla legge regionale veneta nota come Legge Beggiato, che sostiene la valorizzazione del patrimonio culturale della Serenissima in Istria, Dalmazia e nel Mediterraneo, l’associazione culturale Raixe Venete è ora capofila di un progetto che intende riscoprire la figura eroica di Biagio Zulian, fedele alla Serenissima fino a farsi volontariamente esplodere con la fortezza che difendeva in Creta, per non consegnarla al Turco.
La conferenza stampa a Trieste
Ieri 21 novembre 2023, a Trieste al Circolo della Stampa, il progetto di riscoperta della figura storica di Biagio Zulian è stato presentato nei dettagli in una conferenza stampa (CLICCA QUI per vederla sulla pagina Fb di Raixe Venete) arricchita da figuranti in costume storico. Il progetto intende fare luce sulle “Popolazioni della Serenissima alle guerre veneto-turche”, partendo poprio da Biagio Zulian, l’istriano eroe della difesa veneziana di Creta.
Progetto internazionale ma… veneziano
Si tratta di un progetto internazionale ma veneziano, perché a portarlo avanti sono istituzioni appartenenti a paesi succeduti alla Serenissima nel governo di terre che furono Terre di San Marco: Veneto, Istria, Albania, Grecia.
Capofila del progetto Biagio Zulian – l’idea è di Pierangelo Pettenò, già consigliere regionale del Veneto – è l’associazione culturale Raixe Venete, rappresentata dal presidente Alberto Montagner, responsabile scientifica è la ricercatrice Valentina Petaros Jeromela. E poi Pietro Sardos Albertini, presidente dell’Associazione Fameia Capodistriana, l’associazione che già nel 1963 donò al Comune di Venezia una lapide commemorativa di Biagio Zulian, che il Comune ha installato al Lido.
L’eroica storia di Biagio Zulian
L’eroica storia di Biagio Zulian, è presto detta: in quel luglio del 1645, era il comandante del Forte San Todero, nel piccolo isolotto che controlla l’accesso nel porto della Canea (Hania), nell’isola allora veneziana di Candia (Creta).
Assalito dalle forze turche lanciate alla conquista di Candia, immensamente soverchianti, Biagio Zulian e i suoi soldati resistettero eroicamente, e quando, rimasti in pochi, esauriti i proiettili, videro che la difesa del forte era impossibile, Biagio Zulian attese che i Turchi entrassero nella fortezza, diede fuoco alle polveri e seppellì sotto le macerie se stesso, l’intera sua famiglia e ciò che restava della guarnigione veneziana, insieme a centinaia e centinaia di nemici.
La riscoperta della figura di Biagio Zulian
Il progetto vuole, anzitutto, riscoprire la figura di Biagio Zulian attraverso ricerche negli Archivi Storici, le pubblicazioni, i dipinti, le opere letterarie e la toponomastica dedicate all’eroe di Creta. L’anno sarà il 2024, a 420 anni dalla nascita di Biagio Zulian.
Gli eventi in calendario nel 2024: Creta, Istria, Venezia
In calendario ci sono tre eventi, tre cerimonie pubbliche:
- nel maggio 2024 a Hania (Creta), un seminario e la posa di una lapide a memoria di Biagio Zulian e della difesa del forte di San Teodoro.
- nel settembre 2024 a Capodistria, convegno di studio e deposizione di una corona di fiori nella piazzetta intitolata a Biagio Zulian.
- nel novembre 2024, al Lido di Venezia, davanti alla lapide in onore di Biagio Zulian donata a Venezia dalla Fameia Capodistriana.
Sono in programma opuscoli e video divulgativi, il coinvolgimento delle scuole di lingua italiana in Istria e l’avvio di un importante percorso di valorizzazione delle strutture fortificate nell’isola di San Teodoro, a Creta, che sarà curato dal Politecnico di Creta.