Nell’immaginario collettivo di molti italiani, e di diversi veneti, il “nemico” arriva sempre da nord e parla il tedesco.
Questo libro di Umberto Matino ci dimostra invece come l’elemento, la componente “tedesca” sia di grande valenza nella storia del Veneto centrale con ricadute di fondamentale importanza nella cultura, nell’economia, nella lingua, nella toponomastica, nella onomastica delle province di Vicenza e di Verona, con ricadute significative nelle province contermini (penso in particolare alla provincia di Padova, legata a buona parte dell’Alto Vicentino dalla comune appartenenza alla stessa diocesi, ma anche alla zona del Cansiglio dove si insediarono diverse famiglie cimbre provenienti dall’Altopiano dei Sette Comuni).
Cimbri, i boscaioli tedeschi
Con “Cimbri” l’autore ci racconta con una serie di brevi saggi divulgativi, la storia, la cultura e il folklore dei boscaioli tedeschi che si insediarono nel Medioevo in un’area montana, posta a cavallo delle province di Vicenza, Verona e Trento.
Molto interessanti la cronologia e la cartina “La grande Terra Cimbra” nella quale vengono evidenziate tre aree: la prima di antico e consistente insediamento di popolazione cimbra, la seconda di antico e limitato insediamento e la terza di antico e sporadico insediamento.
In provincia di Vicenza
Vediamole un po’ più da vicino queste aree: nella provincia di Vicenza la zona di antico e consistente insediamento, partendo da nord-est tocca Enego, l’Altopiano dei Sette Comuni, l’alta Valdastico, Laghi, Posina, Valli, Recoaro, Crespadoro, Altissimo, S. Pietro M. e Nogarole, ai quali vanno aggiunti il Tretto, Monte di Malo, parte dei comuni di Valdagno e Cornedo.
La zona di antico e limitato insediamento parte da Valstagna, prosegue con le zone collinari di Bassano e Marostica, Salcedo, Lugo, Calvene, Caltrano, Cogollo, Piovene, Velo, Santorso, Schio e Torrebelvicino, S. Vito, Cornedo e Valdagno, Brogliano, Chiampo.
Nella terza area di antico e sporadico insediamento troviamo Cismon San Nazario, Pove, Campolongo, Romano d’Ezzelino, Mussolente, Bassano e Marostica (parte bassa), Molvena, Pianezze, Fara, Mason ; Breganze, Sarcedo, Zugliano, Carrè, Zanè, Marano, Malo, Isola, Castelgomberto, Trissino, Arzignano, Montecchio, Sovizzo, Creazzo, Altavilla, Brendola, Arcugnano, Zovencedo.
Export e Liga Veneta…
Un paio di considerazioni sono d’obbligo: la prima è che l’area di influenza cimbra è il cuore pulsante di quella provincia di Vicenza che è al primo posto in Italia come export pro capite; la seconda, meno significativa ma che ha una sua valenza, è che in queste zone ci fu la prima grande affermazione della Liga Veneta alle politiche del 1983 (consiglio tutti di andarsi a leggere le analisi di Ilvo Diamanti): io, che all’epoca ero segretario provinciale della Liga mi ricordo bene i paesi dove bastava attaccare un solo manifesto ed arrivava il 7-8%, così sulla fiducia … ragioniamoci sopra, come direbbe qualcuno …
In provincia di Verona
Nella provincia di Verona oltre all’area dei “tredici comuni cimbri” in Lessinia sono aree di antico e limitato insediamento i comuni di Vestenanova, Tregnago e San Giovanni Ilarione, mentre i comuni di Montecchia di Crosara, Roncà e Grezzana sono aree di antico e sporadico insediamento.
Chi è Umberto Matino
Umberto Matino è nato a Schio e vive a Padova; romanziere ha esordito con “La valle dell’Orco”, poi ha scritto “L’ultima Anguana”, “Tutto è notte” e “I Rossi” un giallo che racconta la nascita della grande industria nel Veneto e il tramonto dei sogni dei protagonisti del ’68.
Inoltre ha curato “La storia degli Uscocchi” libera trascrizione del testo di Paolo Sarpi del XVII secolo.
“Cimbri vicende, cultura, folclore”, Edizioni Biblioteca dell’Immagine, ha 303 pagine e costa 18 euro.
Ettore Beggiato
Roana/Robaan (Vi) – Istituto di Cultura Cimbra.