18 Ottobre 2024
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Sudtirolo, l’Autonomia ferma il Covid con 340mila test in 3 giorni. E il Veneto?

Covid. Si è conclusa oggi, 22 novembre 2020, la campagna di screening di massa della popolazione residente in Alto Adige. In soli tre giorni, si sono sottoposte al test rapido 343.227 persone, pari ad oltre il 61 per cento degli abitanti in Sudtirolo.

I risultati dello screening di massa – un’iniziativa che non ha precedenti in Europa in queste dimensioni – hanno dato risultati confortanti: solo 3.185 persone sono risultate positive, lo 0,9% di quanti si sono sottoposti al test.

Tutte le persone risultate positive vengono poste in isolamento.

Perché non si fa anche nella montagna veneta e friulana?

La gigantesca operazione è stata decisa dal governo provinciale di Bolzano per fermare l’espansione della pandemia, isolando tutti i positivi e provando a “salvare” così la stagione invernale. Per rendere possibile lo screening di massa dell’intera provincia, il governo provinciale del Sudtirolo ha messo in campo la potenza finanziaria della Provincia Autonoma (il test era gratuito per i cittadini), stanziando 3,5 milioni di euro.

Perché non si fa altrettanto nel Veneto e nel Friuli? Perché mai anche nel Veneto e in Friuli non si può testare in pochi giorni l’intera popolazione o quasi, almeno per le aree di montagna, che rischiano un bagno di sangue se dovesse “saltare” per Covid la stagione invernale? Perché in provincia di Belluno non si può fare quanto si è fatto in provincia di Bolzano, isolando tutti i contagiati, frenando di colpo la diffusione dell’epidemia in tutta la montagna veneta e ponendo così le condizioni per poter gestire in relativa sicurezza la stagione invernale?

Veneto, il costo della mancanza di autonomia

La risposta è sempre la stessa, che si ripete ogni volta che si confrontano le possibilità delle Regioni o Province Autonome con quelle delle Regioni a statuto ordinario. Non è certo l’incapacità organizzativa che impedisce al Veneto di fare un test di massa per tutta la popolazione, o almeno per la parte – maggioritaria – che aderirebbe volontariamente allo screening di massa, come è avvenuto in provincia di Bolzano. L’ostacolo è la mancanza di autonomia, e quindi di denari.

Lo screening di massa in Sudtirolo è costato poco più di 10 euro a test. In Veneto, se venisse coinvolto il 60-70 per cento della popolazione, vorrebbe dire stanziare 40 milioni di euro, così sull’unghia, in aggiunta alle maggiori spese che già l’emergenza Covid impone. Sono 40 milioni di euro, una goccia nel mare dei 20 miliardi di residuo fiscale che ogni anno il Veneto lascia a Roma. Ma quei 40 milioni, nessuna Regione non autonoma li può mettere facilmente sul piatto.

Quando si parla di autonomia che non c’è, di questo si parla: di servizi, di garanzie sanitarie, di tutela dei cittadini e delle imprese.

 

 

 

 

 

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