Trieste, Esof2020 (EuroScience Open Forum 2020) è una scommessa vinta, che ha trasformato la pandemia nell’occasione per reinventarsi. L’evento scientifico in lingua inglese, nell’anno del Covid-19, ha imposto agli organizzatori e al “champion” della manifestazione, Stefano Fantoni, un ripensamento globale con forte riduzione della presenza fisica dei partecipanti. Ma proprio questi limiti, che hanno condotto a scegliere un modello “ibrido”, in cui la partecipazione fisica, forzosamente limitata, fosse accompagnata da strumenti in grado di consentire una piena partecipazione anche d remoto, senza intaccare l’efficacia della discussione tra tutti i partecipanti, si sono dimostrati un’occasione di ulteriore sviluppo e di affermazione di Trieste come polo scientifico a livello globale.
Nei cinque giorni di Esof2020, si sono infatti registrati numeri elevatissimi per una manifestazione scientifica, tra l’altro in lingua inglese, destinata ad un pubblico ben determinato: ben 1400 connessioni al giorno da remoto, oltre 2500 iscritti, mille i presenti fisicamente, oltre 230.000 i visitatori del sito web e oltre 500.000 le persone che hanno visto la pagina Facebook. Gli utenti si sono collegati da tutti e cinque i continenti, da ben 52 Paesi, e in particolare dall’Est Europa.