8 Settembre 2024
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La gazeta: il giornalismo è nato in lingua veneta. Nel 1500

Ultime notizie: i Veneti hanno spiegato al mondo come si fa a dare le ultime notizie. Soprattutto come avere le ultime notizie non debba essere un lusso, ma un diritto di tutti.

La “gazzetta ufficiale” di Giulio Cesare

Sarebbe imperdonabile dimenticarci quel modello iniziale di informazione al pubblico costituito dagli “acta diurna” (atti quotidiani), istituiti nel 59 a. C. da Caio Giulio Cesare, specie di piccoli avvisi affissi nei luoghi più frequentati. In quell’anno era stato eletto console. “Entrato in carica, egli per primo dispose che si redigessero e si pubblicassero
giornalmente gli atti così del senato come del popolo.” (Caio Svetonio Tranquillo, Le vite di dodici Cesari).

E fu quella la prima “gazzetta ufficiale” che si pubblicasse. Possiamo tuttavia affermare che il giornalismo, come lo intendiamo oggi, cioè il raccogliere da più fonti le notizie che devono essere rese pubbliche, comunicate non solo come resoconto per le autorità, ma soprattutto come informazioni da divulgare al popolo, è nato in lingua veneta.

Notizie in lingua veneta, 1536

Pare che fra i primi esempi di notizie scritte, e per di più lette in pubblico, siano quelle di Venezia nel 1536, al tempo della guerra della Repubblica contro Solimano I, detto il Legislatore o il Magnifico. Esse erano scritte per incarico del governo, e copia ne veniva trasmessa anche ai reggitori delle provincie.

Solimano il magnifico. Ritratto del sultano alla Galleria degli Uffizi

Dunque in lingua veneta è nata la stampa periodica; infatti il giornale più antico che si conosca, pubblicato a stampa, è la “Gazzetta Veneta”, il cui anno di nascita risale al 1536. Un’ ulteriore conferma: ” … a giudizio dello Chalmers, il primato spetterebbe alla Gazzetta di Venezia, la cui pubblicazione sarebbe da far risalire al 1536 o a non più tardi del 1562.” (Enrico Falqui, in Nostra Terza pagina”, c. ed. Editrice Nanni Canesi, Roma, 1967, p. 24, in www.archive.org).

La Gazzetta di Venezia

Probabilmente dal 1536 al 1562 le uscite non erano state continue; cosa che deve essere però avvenuta dal 1555, se l’Enciclopedia Treccani definisce la “Gazzetta di Venezia” come il più antico giornale, fondato nel 1555 (CLICCA QUI per leggere la voce sull’Enciclopedia Treccani).

Gazzetta, moneta da due soldi veneti. Recto, con l’immagine della Giustizia che regge spada e bilancia, in basso il valore II in soldi veneti.

Dal 1562 deve essere iniziata la regolare vendita, se Giovanni Battista Melzi, nel suo Dizionario Enciclopedico Italiano, definisce “gazzetta” come il nome del primo giornale, pubblicato a Venezia, dal 1562, così chiamato per il fatto che si vendeva per una “gazzetta”, monetina veneziana di rame, coniata a partire dal 1539, raffigurante sul dritto la Giustizia seduta e sul rovescio il Leone Marciano.

Gazzetta, moneta da due soldi

Gasparo Patriarchi (Padova 1709 – 1780), autore del “Vocabolario Veneziano e Padovano co’ termini, e modi corrispondenti Toscani”, ed. Stamperia Conzatti a S. Lorenzo, Padova, 1775, ristampato nel 1796, sempre a Padova, che nel 1821 a Padova vedeva già la terza edizione, stampata dalla Tipografia del Seminario, spiega che la parola “gazeta” significava sia “gazzetta, foglio d’avvisi, gazzettino” che “moneta da due soldi”. Gasparo Patriarchi era membro dell’Accademia dei Granelleschi di Venezia.

Giuseppe Boerio (Lendinara 1754 – Venezia 25/02/1832; laureato in giurisprudenza a Padova, funzionario della Serenissima, autore del famoso “Dizionario del dialetto veneziano”), nello spiegare che la “gazéta” o “gazzetta” era un’antica moneta
veneziana equivalente a due soldi veneti, ci conferma che la “gazeta de le novità” era il foglio di notizie che si pagava una “gazzetta” e da ciò prese il nome.

La Gazzetta e il Gazzettino

Nel 1799 la Gazzetta Veneta divenne ufficiale con il titolo “Gazzetta Veneta Privilegiata”, mutato nel 1815 in “Gazzetta Privilegiata di Venezia”. Cessò le pubblicazioni nel 1906, fondendosi con il “Giornale di Venezia”, chiuso poi nel 1922. Il giornale, ancora esistente, chiamato “Gazzettino” fu invece fondato nel 1887.

Il primato di Venezia

Quindi il 1799 non è l’anno della fondazione della Gazzetta Veneta, come alcuni credono erroneamente, ma dell’ufficializzazione del suo nome: esisteva già da tre secoli! È vero che fin dal 1331 aveva visto la luce in Pechino il “Kinn – Bao”, stampato su carta e con caratteri di legno, ma è da dimostrare che non fossero piuttosto resoconti ad uso delle autorità.

Anche se quello pechinese fosse stato un vero e proprio notiziario al pubblico, Venezia deterrebbe comunque il primato nel mondo occidentale poiché nel resto d’Europa le prime gazzette sono posteriori: Anversa 1605, Augsburg 1609, Strasburgo 1609, Londra 1622, Parigi 1631, Danimarca 1636, Firenze 1636, Genova 1639, Roma 1640, Portogallo 1641, Bologna 1642, Milano 1642, Torino 1645, Napoli 1661, Spagna 1661, Mantova 1664, Lettonia 1681, Russia 1703, Parma 1728, Finlandia 1773, Estonia 1785, Grecia 1790.

Gazeta, inglese e francese dal veneziano

Dal termine veneziano “gazéta” inteso come giornale derivano: l’italiano “gazzetta”, l’inglese “gazette”, il francese “gazette” e il termine italiano “gazzettino” che è il diminutivo di “gazzetta”.

Il termine veneziano “gazéta” inteso come moneta sembra derivare dal greco bizantino γάζα (leggi “gàza”) che significava “tesoro” e che derivava dal persiano antico “gàza” che indicava la sala del tesoro; quindi in veneziano antico “gazéta” significava “piccolo valore, tesoretto”.

Giulio Bertaggia

 

 

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