11 Dicembre 2024
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La sfida culturale di Fogliata a Rivoli: confrontiamoci, inimmaginabile in Veneto fare apologia di Napoleone

La conferenza di VenetiNet a Rivoli Veronese, sulla calata dell’armata francese in Veneto nel 1796-97, (QUI l’articolo di Serenissima News) si conclude con l’aperta “sfida culturale” dell’avvocato Renzo Fogliata alle amministrazioni comunali di Rivoli e di Arcole, i Comuni che celebrano Napoleone e le sue vittorie, curando o rinnovando monumenti, dedicando lapidi e intitolando piazze all’invasore.

Rivoli Veronese, luglio 2023, conferenza VenetiNet. Da sinistra Renzo Fogliata, Elvino Comuzzi, Antonio Scipioni e il vicesindaco Giuseppe Ferrarin

La sfida culturale di Fogliata

«È un invito ufficiale che faccio – ha detto Fogliata -, una sfida culturale, all’amministrazione comunale e ai suoi ideologi, perché c’è qualche ideologo alle spalle evidentemente, di potersi confrontare su queti temi».

Renzo Fogliata

Una sfida che forse potrebbe essere accolta, visto che dopo le forti contestazioni alla dedicazione dell’ennesima targa celebrativa a Napoleone, il Comune di Rivoli Veronese ha accettato di dar voce al dissenso, ospitando nella splendida sede dell’Ex polveriera la conferenza storica di VenetiNet, e concedendo il patrocinio all’iniziativa, alla quale era presente il vicesindaco di Rivoli, Giuseppe Ferrarin.

«Di fronte allo spaventoso elenco di tutto ciò che Napoleone ha commesso, ha rubato, ha distrutto, non solo a Venezia ma in tutto lo Stato Veneto, io non riesco davvero a comprendere – sono le sdegnate parole di Fogliata – come si possa anche solo immaginare, nel Veneto, di fare apologia di Bonaparte e dei frutti più avvelenati della rivoluzione francese».

Perché stiamo con gli invasori?

«Lo trovo anche offensivo, vorrei dire alla sindaca di Rivoli, nei confronti delle persone che hanno perduto la vita a causa dell’invasore – ha continuato Fogliata -. Lo trovo irrazionale: se oggi diciamo che i russi sono invasori, e lo sono, e diciamo che gli ucraini hanno diritto di difendersi, non si capisce perché nel caso di Napoleone, gli eroi siano gli invasori».

IL VIDEO DI FOGLIATA SU CANALVENETO

«Non comprendo – ha concluso Fogliata – perché dovremmo restaurare il monumento di una battaglia che ha insanguinato di sangue straniero, francese e austriaco, gli ubertosi campi veneti. Perché dovremmo lisciare il pelo al console di Francia su questi temi? Per essere un po’ più famosi? Per far la sagra di Rivoli coi tricolori francesi? Lo trovo incommentabile. Quella di Napoleone è stata una calata di cavallette fameliche voraci che tutto hanno depredato. Solo a Venezia ha fatto fuori cento palazzi e sessanta chiese, a cominciare da Piazza San Marco dove questo cialtrone ha fatto abbattere una chiesa del Sansovino per farsi una sala da ballo…».

Scipioni: a Tel Aviv non c’è piazza Hitler

Antonio Scipioni presidente VenetiNet

Il professor Antonio Scipioni, presidente di VenetiNet, introducendo la Conferenza di Rivoli ha battuto sugli stessi tasti. Nessuno nega la storia, ha detto Scipioni, “ma non mi risulta che a Tel Aviv ci sia una piazza Hitler, quindi non capisco perché a Rivoli Veronese ci debba essere una piazza Napoleone”.

Comuzzi: Venezia temeva gli Asburgo

Elvino Comuzzi, “veneto per scelta” come si è splendidamente definito, ha illustrato lo stato della società veneta e della Repubblica ai tempi della calata dei francesi, i vari tentativi non riusciti di riformare lo Stato, spiegando anche l’iniziale favore del governo veneziano verso la Francia della Rivoluzione. “Alcuni principi illuministi, come la laicità dello Stato, erano già realtà nella Serenissima – ha detto Comuzzi -, e il problema politico non era la Francia, ma le scoperte mire dell’Austria sui territori veneti. Il nemico principale percepito erano gli Asburgo“.

Elvino Comuzzi

Contro gli Asburgo ha puntato il dito lo stesso Fogliata, guardando ai “molti nostalgici” del periodo austriaco: “Napoleone ha venduto la Serenissima all’Austria, usando le terre della Repubblica come merce di scambio. Ma l’Austria ha una colpa più grave, perché i contratti si fanno in due, c’è chi vende e c’è chi compra. Se Napoleone è un ladro, anche l’Austria ci ha rubato la Repubblica Veneta”.

Ruggiero e la Rivoli dimenticata

Alla fine, Maurizio Ruggiero del Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi, ha raccontato la “Rivoli dimenticata“, quella che insorse contro Napoleone e suoi soprusi, a difesa della Repubblica di San Marco e della Fede.

Maurizio G. Ruggiero (Comitato per la celebrazone delle Pasque Veronesi)

Una vera guerra partigiana, ha ricordato Ruggiero, con tanti episodi di vero eroismo, e tanti autentici martiri: gente del popolo, uomini, donne, ragazzi, religiosi che sacrificarono la vita, e l’intera guarnigione veneta di Verona, 2700 soldati cui spettava l’onore delle armi e che furono invece deportati in Francia, a morir di fame e di freddo nel primo campo di concentramento della storia, da cui tornarono nemmeno in mille.

C’è ancora qualcuno in questa disgraziata Italia, che vuol dedicare monumenti e piazze all’invasore, invece che a chi gli resistette, come fanno tutti gli altri Paesi europei vittime di Napoleone?

 

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