Lepanto 450 anni. Una Santa Messa e un solenne Alzabandiera veneta per ricordare la storica battaglia navale in cui la Serenissima e le potenze cristiane alleate sconfissero l’Impero Ottomano.
Alzabandiera del Reggimento Marini
Appuntamento domenica 10 ottobre 2021 alle 10.45 del mattino a Venezia, in Campo San Zanipolo (in lingua italiana Santi Giovanni e Paolo).
Domenica 10 ottobre alle ore 10.45, in Campo San Zanipolo, davanti al celebre monumento al Colleoni, i Fanti da Mar in divisa storica del Reggimento Marini – Comitato delle Celebrazioni Storiche della Serenissima Repubblica Veneta, eseguiranno il tradizionale solenne Alzabandiera con gli onori al Gonfalone di San Marco.
Santa Messa in San Zanipolo
Alle ore 11 si entrerà nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo dove sarà celebrata la Santa Messa. La Basilica è considerata il Pantheon della Veneta Repubblica, per il gran numero di Dogi, di eroi e di personaggi illustri che vi sono stati sepolti fin dal Duecento.
Tra questi, anche il sepolcro monumentale di Sebastiano Venier, che guidò la flotta della Serenissima a Lepanto, e quello di Marcantonio Bragadin, l’eroe e martire che difese Cipro veneziana fino alla morte.
LEGGI ANCHE Poitiers, Lepanto, Vienna: le tre battaglie che fondarono l’Europa
Nella Basilica c’è anche la Cappella della Madonna del Rosario, “Regina della Vttoria di Lepanto“, fatta erigere dalla Repubblica Veneta in ringraziamento.
Itinerario di Lepanto: Santa Maria Formosa
Per chi vorrà proseguire un piccolo itinerario di Lepanto in Venezia, ricordiamo che a due passi da Campo San Zanipolo c’è Campo Santa Maria Formosa, un luogo importante per Sebastiano Venier, il Capitano da Mar e Doge vincitore di Lepanto.
La casa natale di Sebastiano Venier
Sebastiano Venier nacque qui, in Ca’ Donà, perché sua madre era una Donà. Lo vedete subito, in Campo Santa Maria Formosa, è il palazzo con la bellissima quadrifora che fa angolo con la Calle Longa, la calle che percorre chi viene da San Zanipolo. Sulla facciata del palazzo una lapide ricorda che lì è nato Sebastiano Venier, vincitore di Lepanto.
La Madonna di Lepanto
E se entrate nella magnifica chiesa di Santa Maria Formosa, troverete, sotto l’organo, a sinistra della porta della chiesa che dà sul Rio, una piccola tavola di legno in cui è dipinta una Madonna.
Mater Consolationis, c’è scritto su una minuscola targa. Ebbene, quella Madonna stava nella nave ammiraglia della flotta veneziana a Lepanto, nella stanza privata di Sebastiano Venier.
La preghiera di Sebastiano Venier
Davanti a quella Madonna, prima di attaccare battaglia, Sebastiano Venier stette a lungo inginocchiato a pregare, perché fosse concessa vittoria alla Serenissima, alla Cristianità e all’Europa.
Sant’Isepo, l’altare delle galeazze
Un po’ più distante, nella Chiesa di Sant’Isepo de Castelo (San Giuseppe), dalle parti della Biennale, c’è un altare che porta inciso lo schieramento della flotta cristiana a Lepanto, con al centro in bella evidenza le sei monumentali galeazze veneziane che furono decisive per la vittoria.
Le galeazze furono un’innovazione tecnica studiata in Arsenale a Venezia e impiegata in battaglia per la prima volta a Lepanto. A differenza delle normali galee, che potevano avere tre cannoni a prua e due a poppa, la galeazza era una fortezza del mare che per la prima volta montava anche cannoni di fiancata: 40 micidiali cannoni che fecero strage tra le navi turche.
LEGGI ANCHE Lepanto, ecco perché da allora tutte le campane suonano a mezzogiorno
Infine nella chiesa di San Martin, proprio di fronte all’Arsenale di Venezia, si venera il Crocifisso di Lepanto: anche questo era nella nave ammiraglia di Sebastiano Venier durante la battaglia.