Michael Gaismayr, chi era costui?
Domenica 10 Aprile 2022, a Padova in Prato della Valle, angolo Palazzo Strozzi, alle ore 11, il benemerito Comitato delle Celebrazioni Storiche della Serenissima Repubblica Veneta – Reggimento Marini onora un eroe del Tirolo e della Venezia, un grande personaggio storico, antesignano della moderna democrazia e dei diritti naturali dei popoli, che combatté per la Serenissima Repubblica.
Michael Gaismayr, 490° anniversario
Tale fu infatti Michael Gaismayr, che morì nelle terre della Serenissima, in Padova, dove una lapide tuttora lo ricorda. Morì il 15 Aprile 1532: quest’anno ricorre il 490° anniversario della morte.
Picchetto d’onore del Reggimento Marini
Domenica 10, a Padova in Prato della Valle, la cerimonia commemorativa sarà in presenza del Picchetto d’onore del Reggimento Marini, in divisa storica, delle autorità cittadine e di una delegazione del Tirolo appositamente giunta a Padova.
Sarà ricordata la figura storica di Michael Gaismayr e dopo gli interventi delle Autorità e degli Ospiti tirolesi, sarà deposta una corona commemorativa presso la lapide che onora in Prato della Valle l’eroe tirolese e un po’ anche veneto.
Il coraggio di Michail Gaismayr
Michael Gaismayr era nato a Ceves, vicino a Sterzing (Vipiteno), nel Tirolo. E lì, nel 1525, quando scoppiò la rivolta contadina in Pusterthal (Val Pusteria) contro le tasse eccessive pretese dal principe vescovo di Brixen (Bressanone) e dal monastero di Neustift (Novacella), Gaismayr – che pure del vescovo era stato segretario – prese le difese dei contadini, e riuscì perfino, con un colpo di mano, a liberare un contadino che veniva condotto al patibolo per essersi opposto alle decisioni del vescovo.
Eletto capo della rivolta, convocò una Dieta – un Parlamento – dei capifamiglia tirolesi a Innsbruck e avviò trattative dirette con Ferdinando, Arciduca reggente del Tirolo per la Corona d’Asburgo.
La trattativa con l’Arciduca
Le richieste di Gaismayr all’Arciduca sono quanto di più moderno si possa immaginare: il rappresentante eletto del popolo tirolese chiedeva l’eguaglianza di tutti, nobili e contadini, di fronte alla legge. Chiedeva leggi scritte, per garantirsi dagli abusi e dalle discrezionalità, e l’abolizione del potere temporale della Chiesa, con l’obbligo di destinare le decime soltanto a opere di carità e non all’arricchimento di vescovi e conventi.
L’Arciduca Ferdinando dovette venire a patti con Gaismayr, ma appena gli fu possibile lo arrestò. Ma Gaismayr riuscì ad evadere e a riorganizzare la rivolta. Inseguito dalle truppe imperiali, si rifugiò con il suo esercito in Agordo, terra di San Marco.
Combattente per la Serenissima
La Serenissima era allora in guerra con gli Asburgo, e Gaismayr combatté valorosamente per la Veneta Repubblica, espugnando tra l’altro la città di Cremona. Firmata la pace con gli Asburgo, Venezia non autorizzò più Gaismayr a reclutare truppe per entrare nel Tirolo.
L’eroe tirolese visse i suoi ultimi anni a Padova, e lì fu raggiunto, il 15 aprile 1532, dai pugnali di due sicari, desiderosi di guadagnarsi la taglia che l’Arciduca Ferdinando aveva messo sulla testa di Gaismayr.
Onore a Gaismayr dal Tirolo a Padova
Nelle città di Innsbruck, di Trento, di Bozen (Bolzano) e di Sterzing (Vipiteno), la toponomastica onora Michael Gaismayr intitolandogli strade e una piazzetta (a Trento).
E a Padova, in Prato della Valle, Palazzo Strozzi, una lapide bilingue, italiano e tedesco, ricorda le gesta dell’uomo che quasi mezzo millennio fa affermò di fronte all’Impero i diritti naturali dei popoli.