“Naviganti di frodo” (Risfoglia, 143 pagine, 15,90 euro), l’ultimo libro di Maurizio Crema, giornalista del Gazzettino e responsabile delle pagine di Economia del quotidiano veneto, naviga ancora lì, sulle rotte della Serenissima che Maurizio tanto ama e che ha esplorato sempre, nella vita e nelle opere. È un romanzo, il romanzo di tre ragazzi veneziani, tre amici che ne trovano una quarta, il romanzo di adolescenti che lungo quelle rotte storiche imparano a fare i conti con la vita, che sul mare vanno alla ricerca di sè.
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È il romanzo della fuga di tre ragazzi, i fratelli Alvise e Silvia figli di genitori benestanti, vedi caso un giornalista e una madre distratta, e di un loro amico, Daniele, di famiglia meno agiata ma grande appassionato di vela.
Il sogno di esplorare il mare
E così i tre amici alimentano un sogno comune, quello di imbarcarsi, di esplorare il mare, di crescere e affrontare la vita. Con qualche bugia alle loro famiglie, e dopo aver superato ingegnosamente ogni difficoltà, riescono a salpare da soli sulla vecchia barca a vela al terzo del padre di Alvise e Silvia, e via nell’immenso Adriatico, già Golfo di Venezia, verso l’altra sponda, verso l’Istria e la Dalmazia.
E presto fanno conoscenza con la vita: una ragazza albanese fugge dal suo aguzzino, che la insegue armato. I tre veneziani la portano in salvo: Emira sarà loro compagna nelle avventure in mare, e porterà nella loro amicizia l’esperienza di una vita molto più difficile di quella dei tre ragazzi.
La fuga dei tre amici e dell’amica albanese
La fuga verso la libertà dei tre amici veneziani si unisce alla fuga dell’amica albanese Emira, che fugge dalla miseria e dalla violenza, e naviga in mare aperto tra dialoghi innocenti e sempre più consapevoli della realtà, ma senza mai perdere la speranza e la bellezza della vita e del mare.
Maurizio Crema, come si è detto, quelle rotte veneziane le conosce davvero: suo è il bellissimo “Sulle ali del Leone: a vela da Venezia a Corfù lungo le rotte della Serenissima” (2007), e prima ancora “In moto sulle strade dell’Albania” (2005), “Viaggio ai confini dell’Occidente”, “A Est del Nordest. In spider alla conquista della Romania e altri racconti”. Mentre più vicino alla sua professione è il saggio “Banche rotte. I giorni bui di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza”.