Il volume di Pius Wassermann nasce come quaderno storico sul Covolo di Butistone, insolita fortificazione sorta in un anfratto naturale dei monti sovrastanti il canale di Brenta.
La storia ufficiale del Covolo inizia agli albori del secondo millennio, nel quadro delle lotte tra Arduino di Ivrea e la casa di Sassonia. L’origine di questa tipica fortificazione, scavata nella roccia a circa 50 metri d’altezza nel punto più stretto della gola del Brenta, tra i paesi di Cismon e Primolano, resta ancora tutt’ora incerta.
Uno storico di Feltre del XVII secolo (Antonio Cambruzzi) era dell’opinione che il Covolo sia uno dei molti castelli costruiti nel Feltrino e circondario dai Longobardi intorno al ‘600 d.C.
Non si esclude però l’ipotesi che il castello possa essere di epoca più remota.
Questo libro offre una raccolta di documenti e illustrazioni sui vari passaggi di signorie e imperatori che si contesero la fortezza, fino all’avvenuta conquista di essa da parte della Repubblica Veneta. Dopo ciò, iniziò la disputa sul confine tra gli stati della Repubblica e l’impero austriaco.
Questo libro offre una raccolta di documenti e illustrazioni sui vari passaggi di signorie e imperatori che si contesero la fortezza, fino all’avvenuta conquista di essa da parte della Repubblica Veneta. Dopo ciò, iniziò la disputa sul confine tra gli stati della Repubblica e l’impero austriaco.
Caduta la Repubblica, la fortificazione del Covolo andò incontro all’abbandono.
Il volume è composto da 150 pagine, contenente al suo interno 5 capitoli:
I. Il Covolo nei primi anni del ‘500
II. La dominazione asburgica: i capitali imperiali del Covolo
III. Il Covolo nel ‘600
IV. I capitali imperiali tra il ‘600 e il ‘700
V. Controversie sui confini tra Venezia e Vienna
Edito da “Edizioni La Gusella” (Villa del Conte, Padova), 1992.
Stefano Veronese