Città, rocche, insenature fortificate, porti e marine dell’antico regno di Candia, l’isola veneziana chiamata anche Creta. Sono i soggetti che l’ingegner Francesco Basilicata, in soli 70 giorni, ha rilevato, misurato con attenzione e rappresentato meticolosamente nel suo Atlante corografico, nelle 43 tavole miniate a colori, inserite in questo volume.
L’originale è rilegato in pelle con decorazioni in oro e firmato nella pagina di frontespizio, datato 1618, conservato a Venezia nella biblioteca del Museo Correr.
E’ dedicato al comandante della cavalleria di Candia, Natale Donà.
Il volume è la riproduzione in facsimile del codice conservato al museo Correr di Venezia.
Volume di grande formato, 34×43,5 cm. Apertura alare 87 cm. La realizzazione del facsimile è stata possibile grazie all’intervento del Museo Correr.
Riproduzione fotografiche: Francesco Turio (Venezia).
Stampato da Offset Invicta (Padova), e chiesa Rotograf (Udine). Rilegato e confezionato dalla Zanardi Editoriale, per conto della Marsilio Editori (Venezia, 1993).
La prima edizione è stata realizzata in esclusiva per la Banca Nazionale delle Comunicazioni.
Francesco Basilicata, ingegnere della Repubblica Veneta
L’ingegner Francesco Basilicata si è attenuto alle richieste della committenza, che sono probabilmente quelle rivolte di consueto a un ingegnere al servizio della Repubblica Veneta: un’indagine precisa circa lo stato delle opere di attacco e di difesa in una regione nevralgica per la conservazione dello Stato Veneziano da mare.
Le ha espresse singolarmente in una serie di tavole corografiche, le ha poste “sotto gli occhi” dei magistrati della Serenissima in qualità “umilissimo e devotissimo servitore”, fiero però e assolutamente consapevole della qualità delle proprie prestazioni.
Nella descrizione delle tavole troviamo:
– Cretae Regnum
– Città di Candia
– Spiaggia e città di Candia
-Spiaggia ed effetto del paleocastro della città di Candia
-Fortezza di Paleocastro
-Spiagge di: Fodee; spiaggia e torre di Rettimo; Armiro; Apicorno; San Todoro; Chissamo; Priottisa; Dermato; Mirto; Gerapetra; Santa Lucia; Maglia; Cartero.
-Porto della Suda
-La città de la Canea
-Riviera del Castel di Milopotamo
-Fortezze di San Todero
-Fortezza delle Garabuse
-Castel Selino
-Porto Lutro
-Città di Settia
-Porto di Spinalonga
-Porto di Tigani
-Passo ci Cacconoros
-Isola della Standia
-Città e castello di Tine
-Isola di Cipro
“A tutti (o quasi) i soggetti si sovrappone poi l’allegra ironia di una moltitudine di mostri marini con code ritorte, pinne che sembrano frange, musi spaventosi che sputano acqua da tre lati; il paradosso ridente dei pesci grandi che rincorrono i più piccoli, di quelli che saltano e giocano nell’acqua, formando impossibili volute; o la felicità delle imbarcazioni che scavalcano i flutti.
L’ultima carta del libro è simile alla prima, cioè una planimetria generale dell’isola, con aggiunta dei nomi dei mari, le quattro rose dei venti, lo stemma Donà, e anche se non più appartenente alla Repubblica Veneta, l’isola di Cipro, suddivisa in province con i fiumi, le catene montuose e numerosi toponimi.
(Questo testo, e quello sopra riportato, sono un riassunto tratto dalla premessa di Donatella Calabi)
Volume composto da 33 pagine, più 43 tavole, più indice dei disegni e frontespizio della signoria Donà e iscrizioni della famiglia.
Stefano Veronese