Corfù, nel 1800 nasce la Repubblica Settinsulare con il Leone di San Marco nella bandiera.
La caduta della Serenissima Repubblica Veneta, avvenuta il 12 maggio 1797 in seguito all’invasione dell’esercito di Napoleone, ha molteplici, tragiche, ripercussioni nell’intero territorio della Serenissima; una di queste è il sistematico, ossessivo attacco al simbolo stesso della nostra Repubblica, al Leone di San Marco.
Già nella dichiarazione di guerra del primo maggio 1797, dal quartier generale di Palmanova, Napoleone intima alla sue truppe “di far atterrare in tutte le città della Terraferma il Leone di San Marco”; il comando viene prontamente eseguito, tant’è che come afferma il prof. Alberto Rizzi, il più autorevole studioso del Leone di San Marco, nella sola Venezia furono atterrati, scalpellati, distrutti oltre mille leoni.
Per non parlare del famigerato proclama del 24 luglio firmato dai collaborazionisti giacobini che Napoleone aveva messo alla guida della Municipalità Provvisoria di Venezia nel quale si avvisava : “Chiunque griderà Viva San Marco, segnale dell’orribile insurrezione del giorno 12 maggio, sarà punito di pena di morte”; ma nonostante tutto questo il gonfalone con il Leone di San Marco aveva continuato a sventolare nella Dalmazia in vere e proprie “enclaves” dove la Serenissima ha continuato ad esistere fino al 23 agosto 1797, giorno della deposizione del Veneto Serenissimo Gonfalon nell’altare della chiesa di Perasto, nelle Bocche di Cattaro, bagnato dalle lacrime dei fedelissimi perastini.
Ma se Napoleone pensava di far sparire il Leone di San Marco dalla faccia della terra, o relegarlo in qualche polveroso angolo si sbagliava di grosso…Emblematico quanto succede appena qualche mese dopo.
E’ un momento storico sconosciuto ai più, soprattutto ai veneti, ma…si sa, la scuola italiana fa sì che i veneti sappiano tutto sulle oche del Campidoglio e ignorino quasi completamente la loro storia…
Capitale Corfù, il Leone di San Marco nella bandiera
Nel 1800 nasce nel mar Jonio la Repubblica Settinsulare (o Repubblica delle Sette Isole Unite); ne fanno parte le isole di Corfù, Passo, Itaca, Cefalonia, Santa Maura, Zante e Cerigo), ed è, in qualche modo, sotto la “tutela” di Russia, Turchia e Gran Bretagna.
La Costituzione, di 212 articoli, all’articolo 3 si afferma:
“La Repubblica è composta da tutte le Isole grandi e piccole, abitate e disabitate, che appartenevano allo Stato veneto, e sono situate dirimpetto alle coste della Morea e dell’Albania.”;
La bandiera della neonata Repubblica è costituita dal leone alato di San Marco con il vangelo chiuso e con sette frecce che rappresentavano le sette isole , in campo blu e cornice rossa (il dipinto che illustra il presente articolo è del signor Gregorio Marcheto di Patrasso che ringrazio); una tangibile testimonianza dei sentimenti di gratitudine e di deferenza nei confronti della Serenissima da parte delle popolazioni delle isole; capitale del nuovo stato divenne la città di Corfù: i greci ancor oggi ricordano con emozione che fu il primo momento di territorio greco indipendente dopo secoli di occupazioni straniere.
IL LIBRO Ettore Beggiato, “La Repubblica Settinsulare”
Come ricordano con emozione il primo governatore della Grecia libera, Ioannis Antonios Kapodistrias che era nato, cittadino veneto, a Corfù l’11 febbraio 1776 e aveva studiato all’Università di Padova.
La Repubblica Settinsulare ebbe vita breve; in seguito alla pace di Tilsit (7 luglio 1807) le isole furono passate alla Francia napoleonica ed entrarono a far parte dei territori delle provincie illiriche per essere occupate poi dagli inglesi nell’ottobre del 1809, mentre Corfù e Passo rimasero francesi fino alla caduta di Napoleone (luglio 1814).
Il 5 novembre 1815 tutte le isole ritornano insieme negli “Stati Uniti delle Isole Ionie” (anche Unione delle Isole Ionie) come protettorato del Regno Unito; particolarmente interessante la bandiera dove troviamo l’Union Jack e il Leone di San Marco con le sette frecce su sfondo blù e cornice rossa; con il trattato di Londra, firmato il 29 marzo 1864 da Regno Unito, Francia e Russia, le isole vengono unite alla Grecia.
Nonostante Napoleone il Leone di San Marco ha continuato sventolare nel Mar Mediterraneo…e nonostante tanti nemici il Leone di San Marco continua anche oggi a sventolare nel mondo portando il Suo messaggio di pace, di libertà e di giustizia.