L’acquedotto di Diocleziano a Spalato, un grande acquedotto romano costruito dall’imperatore Diocleziano, è a rischio crollo. Uno dei grandi monumenti storici della città che oggi si chiama Split, in Dalmazia, e che in origine non era altro che il palazzo dell’Imperatore, che era nato lì vicino, in Dalmazia, è in pericolo.
L’acquedotto di Diocleziano è da tempo all’attenzione dei cittadini di Split: sotto l’acquedotto passa infatti una strada, e neppure una strada qualsiasi, ma una strada ad intenso traffico di camion, perché è la strada che collega la città di Split alla grande discarica di Karepovac. Ogni giorno, un numero imponente di mezzi pesanti carichi di rifiuti passa tra gli archi del monumento d’epoca romana, si incolonna in lunghe file, rallenta, accelera, frena riparte. E le vibrazioni continue provocate dal traffico pesante provocano fessurazioni e mettono a rischio la stabilità dell’acquedotto.
“Salviamo l’acquedotto”, la protesta dei cittadini
A Split è nato un coordinamento di cittadini, determinati a difendere la loro città, unica al mondo. Su iniziativa dell’associazione “per il salvataggio dell’acquedotto di Diocleziano” il 7 settembre 2020 numerosi abitanti di Split, appoggiati anche da altre associazioni culturali e sportive della città, hanno messo in atto una protesta che ha bloccato la strada per la discarica, impedendo ai camion il transito sotto l’acquedotto. L’associazione chiede che si realizzi una strada d’accesso alla discarica che non passi sotto l’acquedotto romano, e che vengano immediatamente avviati lavori di salvaguardia del monumento, ormai in stato di avanzato degrado sia per il traffico di camion, ma anche per l’incuria e l’assenza di minima manutenzione.